10 febbraio 2008

Costume di Carnevale

Come ogni anno, anche l'ultimo di carnevale scorso è stato per me un incubo. La signora infatti è fissata con le feste in maschera ed ogni anno escogita qualche costume coinvolgendo anche me. Mi ricordo ancora che, qualche tempo fa, lei si mascherò da Eva Kant mentre io fui costretto a travestirmi da Diabolik. Immaginatevi l'effetto comico di un omino in calzamaglia nera accanto ad un donnone con parrucca platinata! Per l'occasione aveva anche noleggiato una Jaguar d'epoca, che ovviamente non mi fece neanche guidare. Oppure quella volta che lei si mascherò da Crudelia De Mon, mentre io indossai un costume da dalmata così perfetto che, a fine serata, fui inseguito dagli alani dei proprietari della villa dove si svolgeva la festa! Anche questa volta la signora Mara ha dato sfogo alla fantasia (malata); una settimana prima della festa ha iniziato a rivolgermi frasi del tipo: "Fra poco è l'ultimo di Carnevale... Che disdetta, mio marito è in giro per affari... Chi mi accompagnerà al veglione della De Pisis?". Ovviamente il marito è un gran furbo e pensa bene di fissare i propri impegni quando ci sono questi eventi mondani, che lui odia. Poi un pomeriggio, mentre stava facendo il bagno e le insaponavo la schiena, l'affondo: "Ah Hector, ho avuto un'idea! Tu sarai il mio accompagnatore e ci vestiremo in tema BDSM!". Io non avevo capito bene ma tentavo una risposta penosa: "Sarebbe mio giorno libero, io non potere venire. Poi, vestito da alfabeto non capire...". "Ma che alfabeto!" replicava la signora - "Ignorante che non sei altro. BDSM significa un'altra cosa, poi ti spiego. In quanto al giorno libero è revocato. E adesso ti ordino di insaponare la tua mistress un po più in basso... Si, proprio li..." e mentre la mia manina si insinuava tra le chiappe flaccide della signora, cercavo di capire cosa diavolo significasse BDSM. In effetti non ho dovuto aspettare molto. Dopo qualche giorno trovo sul lettino della mia stanzetta una tuta di pelle nera lucida con cappuccio, piena di cerniere lampo. Ed un guinzaglio rosso. Ho come un flash, sudo freddo, tutto mi è chiaro. Arriva il giorno del veglione; avevo iniziato la vestizione alle sei di sera perché entrare in quella tuta aderente non era per niente facile. Mi ero cosparso di borotalco per facilitare il compito e dopo due ore ero finalmente pronto. Mi sentivo molto borsa di Gucci. Poi, la voce della signora dall'ingresso: "Muoviti Hector, che la De Pisis dà il via alle danze alle nove esatte!". La raggiungo e la trovo conciata come una baldraccona: stivaloni di pelle fino al ginocchio, calze a rete, minigonna di pelle nera, giubbotto di pelle nera aperto sul davanti a mostrare un reggipetto nero, parruccona rossa e frustino. Trucco pesante e sigaretta con bocchino lungo 21 cm. tra le labbra. "Manca l'ultimo tocco" dice garrula mettendomi in bocca una palla rossa e fissandomela al collo con una stringa di cuoio. "Come siamo fetish Hector, non trovi?" mi chiede la signora, però si arrabbia quando le rispondo: "Veramente io fatto doccia da poco...". Arriviamo alla festa in perfetto orario, facciamo il nostro ingresso nel salone con me a quattro zampe e la signora Mara che mi conduce al guinzaglio. Tutti si abbuffano di tartine tranne me che, anche volendo, non potrei a causa della palla in bocca. Sono anche costretto a pisciarmi addosso in quanto mi è vietato raggiungere il bagno. Molti mi spengono i mozziconi di sigaretta sulla schiena, complimentandosi con la signora per l'originalità del costume. A fine serata viene premiato il costume migliore, che risulta essere quello da fanciulla del west della marchesa Lupini. La Lupini, è risaputo, è una grandissima stronza, ed infatti quando mi passa accanto ne approfitta per darmi un calcione nella milza e sibilarmi: "Sporco filippino, sei merda, non sei niente!". La signora Mara se ne accorge e credo stia per soccorrermi, e invece, rivolgendosi all'amica marchesa: "Ma cara, se vuoi il mio schiavo non hai che da chiederlo... ". La Lupini mi fissa con occhi da serpente: "Ho giusto bisogno di un cavallo per completare il mio costume". Mi monta in groppa e mi costringe a fare un paio di giri del salone mentre il resto degli inviatati mi incita lanciandomi noccioline. Ecco come ho passato il mio carnevale.