14 settembre 2008

La mantide religiosa

Ecco uno dei tanti episodi spiacevoli di cui sono stato vittima questa estate. Al mare, presso la villa della signora, è stata ospitata per una settimana una cara amica di famiglia, la contessa Caròla De Cuius. La nobildonna ha avuto la spiacevole idea di addormentarsi in spiaggia ed alla sera, per colpa del solleone, era praticamente un gambero. "Hector caro" - esordisce la signora Mara - "La contessa si è ustionata quest'oggi ed avrebbe bisogno di qualcuno che le spalmasse un pò di linimento sul corpo". La mia faccia perplessa le ha fatto subito capire che la parola linimento non mi era proprio chiara. "Ma si, dai, un pò di crema doposole... Puoi recarti in camera sua e farle un massaggio?". E' ovvio che io non oso mai rifiutare le richieste della signora e quindi mi avvio mesto verso la stanza dove riposa la donna. Prima di proseguire nel racconto devo fare un piccolo inciso: la De Cuius è arcinota negli ambienti della borghesia per il numero di mariti che ha avuto. Qualcuno dice 6, altri azzardano 8, comunque tutti morti durante amplessi con la signora. Grazie a queste storie la contessa ultrasettantenne si è fatta la nomea di mantide religiosa. Busso alla porta della stanza ed entro. La contessa mi aggredisce subito: "Dovevi venire prima a mettermi la crema solare, mica adesso che mi sono tutta bruciata!". "A me ordinato signora Mara di venire..." - piagnucolo imbarazzato. "Ah la Mara, che amica... Se non avessi lei che si prende cura di me... Almeno la metà dei miei mariti me li ha presentati lei.". In silenzio inizio a massaggiarle la schiena mentre la donna prosegue il monologo. "Hai un tocco così delicato che mi ricorda quello di mio marito Nazzario... O era Paride? Ne ho avuti così tanti che mi confondo! Ah ah ah...". Ridendo sguaiatamente mostrava i suoi dentacci marci da fumatrice incallita."Caro Hector, molta gente mi teme perché crede che io porti jella... Sai, la storia dei mariti tutti morti.... Ma non li ho mica ammazzati io! Quelle pappemolli non reggevano la frequenza dei rapporti sessuali. Devi sapere che sono molto esigente in fatto di sesso...". Io continuavo a spalmare sperando di andarmene presto. "Capisci quello che ti dico vero?" - chiede a bruciapelo la De Cuius. "Io cameriere, io capire poco poco. Spalmare e andare via subito dopo..." - tento di spiegare alla vecchia che, nel frattempo, si volta supina e mostra tutto il suo obbrobrio. "Hai le mani spugnate mio piccolo filippino, forse non ti piaccio?" - mi apostrofa con tono di sfida mentre con una mano mi stringe il cavallo dei pantaloni. Sono imbarazzato, sudo come una bestia e tento di mettere insieme qualche frase per sfuggirle, evitando però di offenderla: "Cosa lei cercare laggiù? Io non avere niente che a lei interessare...". "E invece si, piccolo filippino sudaticcio. Snuda il banano e trafiggimi il cu... il cu..." - poiché si era incantata mentre mi palpava l'apparato genitale, mi azzardo a finire la frase: "...il cuore?". "Macché cuore del menga. Il culo, stronzone! Trapànami fino alle budella, fammi sentire ancora giovane! E subito, altrimenti dico alla Mara che hai tentato di abusare del mio corpo, e allora son cazzi per te caro il mio filippino umidiccio". Vedendomi alle strette tiro fuori il pene, che prontamente la De Cuius prende in bocca. Dopo aver raggiunto una sufficiente rigidità (visto la fine dei mariti più che di rigidità si potrebbe parlare di rigor mortis) la donna si mette a pecoroni allargandosi le chiappe vizze ma, proprio mentre appoggio il glande sull'orifizio grinzoso, ecco la voce della signora Mara che ci chiama dal piano di sotto: "Allora Hector hai finito? Sbrigati che la cena è pronta e devi servire a tavola!". Mi scapicollo giù per le scale mentre la vecchiaccia mi grida dietro: "Dopocena mi devi mettere ancora crema, ti aspetto Mandingo!". "Mi ha detto Caròla che sei stato bravissimo a spalmarle la crema" - dice la signora Mara durante la cena - "Dopo passa dalla mia camera, che anche a me bruciano un pò le spalle...". Mentre servo il dessert la De Cuius mi sibila: "Questa volta ti sei salvato, ma hai un conto in sospeso con me, ricordalo!". Un brivido mi corre lungo la schiena e mai come questa volta sono felice di essere al servizio della signora Mara.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Poverino caro filippino, ma dalle parti della signora Mara una bella gnocca non passa mai??
Hihihi
Se mi dici dove posso trovarti magari...

Hector ha detto...

Tu Marta molto cara con me, povero filippino... Tu sai dove trovarmi, se vuoi: ilfilippino@gmail.com

Sawyer ha detto...

Se vi incontrate mi fate un fischio??? Io sto zitto zitto in un angolino...

Hector ha detto...

Posso io proporre a signora Mara, così lei - the wanker - assistere a spettacolo molto edificante di signora corpulenta durante coito con povero filippino...

Sawyer ha detto...

non chiedo di meglio!!!!

Hector ha detto...

Buongustaio!!!