25 gennaio 2008

Al supermercato

Al sabato accompagno la signora Mara a fare la spesa al supermarket e, anche in questa innocua attività, sono comunque bersaglio delle sue pesanti attenzioni. Ad esempio vi racconto quello che è successo qualche settimana fa. Arriviamo al supermercato alle 13:45 perché "...così evitiamo tutti quei cafoni che a quest'ora sono a pranzo!" dice lei. Un euro, carrello, e via. Rampa mobile di salita dal parcheggio: - "Toccami il culo, ora!" Non mi oppongo, tanto sarebbe inutile. Con nonchalance appoggio la mia manina sul deretano della signora e stringo le chiappe come piace a lei; nel mentre, dalla rampa mobile opposta, l'inserviente dei carrelli mi lancia uno sguardo schifato. Reparto frutta e verdura, scelta accurata delle banane: - "Che pensi Hector, sono abbastanza acerbe? Sono banane da allenamento... eh eh eh. Povero cocco cosa ne sai tu di quante ne ho raddrizzate" e l'addetto mi guarda ironicamente mentre lucida le mele Golden. Corridoio latticini: "Che mozzarelle, guarda, a cosa assomigliano? A delle tettone! Le vorresti succhiare, eh? Porco!". Una vecchietta con un pacco di pannoloni sotto al braccio si volta verso di me e si fa il segno della croce, allontanandosi poi con passo da fagiano. Corridoio dei sottolio: - "Questi cetriolini mi ricordano il cazzettino di qualcuno... vero?" commenta ad alta voce la signora proprio mentre due commesse transitano accanto a noi. Io arrossisco mentre le due si danno di gomito. Insomma, potrei continuare ancora per chissà quanto, ma voglio arrivare al dunque e raccontarvi l'episodio in questione. Eravamo al banco dei surgelati quando la signora esclama: -"Questo frescolino mi ha fatto indurire i capezzoli Hector. Metti la mano e tocca, giusto per curiosità...". Al che rispondo: - "Io fidare, non toccare in pubblico..." ma evidentemente non sono convincente, dato che la mia mano viene presa con la forza e guidata dentro lo scollo della camicetta. "Razzola per benino Hector, muovi quella manina santa... Senti che poppe!". Improvvisamente alle nostre spalle arriva una coppia di gay con un carrello stracolmo di ogni bene. Uno esclama: -"Guarda che carino, non sa resistere alle pulsioni primarie!". E l'altro, con tono femminile, : -"Uh si! Prendiamone uno anche noi in casa... Sono tanto affettuosi questi omìni!" accarezzandosi i capelli mechati e fissandomi la patta con insistenza. Ci allontaniamo velocemente, io sempre con la mano incastrata tra le mammelle della signora, che mi sibila sottovoce: -"Hai visto come sei fortunato, potevi capitare in una famiglia come quella!". Arriviamo davanti alla cassiera che ci guarda imbarazzata e chiede: -"Avete la tessera punti?". Prontamente la signora sfodera un radioso sorriso: -"Si, il mio domestico la sta cercando..." poi perdo i sensi ed altro non so dirvi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piace la freschezza con cui racconti la tua storia, ma... hai perso i sensi davanti alla cassa? Spero di no tesoro!

Grazie del gentile commento.
Un bacio e a presto.
Sara

Giulia4U ha detto...

POvero Hector..cattiva signora mara...kisssssss, Giulia.