10 gennaio 2008

L'ululato della signora

Nella villa dove presto servizio spesso vengono organizzate cene conviviali con gli amici della signora Mara e del marito. In queste occasioni io devo servire a tavola e non far mancare niente agli ospiti. Purtroppo c'è un momento della serata in cui la signora si eccita al pensiero di essere scoperta in flagrante e, quindi, mi ordina di seguirla costringendomi ad accoppiarmi con lei nei posti più assurdi della casa: sulla tavola da stiro del ripostiglio; nel retro cucina su una balla di patate dolci; sul tappeto persiano dello studio del marito mente il gatto Flick si fa le unghie sulla mia schiena. Sono stanco di questa vita ma è l'unica che ho, non so fare altri lavori ed ho anche problemi con il permesso di soggiorno. L'ultima volta che è accaduto, dopo che gli ospiti si erano accomodati nel salottino d'inverno, la signora Mara ha finto di andare in cucina ad aiutare il cuoco; in realtà mi ha obbligato a seguirla nel capanno degli attrezzi in fondo al giardino. Siamo entrati e subito sono iniziate le richieste: -"Hector, stellina, potresti per cortesia penetrarmi i genitali col tuo batacchio, che vorrei godere?" (quando vuole la signora sa essere gentile...). Nel frattempo si alza la gonna, si cala le mutandone di filanca e mi mostra la passerona nera e pelosa di cui va tanto fiera. "Lo sai Hector che questa vagina è stata una tagliola in gioventù? Ha catturato tantissimi uccelli, una tagliola di carne! Ah ah ah...". Io non so esattamente il significato della parola "tagliola" ma fingo di capire e sorrido, mentre lei continuando la sua risata sguaiata si tocca la vulva freneticamente. "Adesso cerca di inturgidire quel cazzaccio flaccido che hai fra le gambette e scopami velocemente, che poi mi attendono per il Bridge del dopocena". Purtroppo ci sono dei momenti in cui il mio pene non ne vuole sapere di drizzarsi, e questo è uno di quelli. La signora se ne rende conto e, spazientita, si china e me lo prende in bocca iniziando a succhiare a più non posso. Dopo poco, grazie soprattutto alle leggi dell'idraulica, ho raggiunto un buon livello di erezione; lei si distende sul tavolaccio da lavoro del giardiniere divaricando a forbice le gambacce grasse e dicendomi: - "Ora entrami dentro e stantuffami a dovere". Penetro nel pezzo e mi muovo velocemente: - "Ah bravo il mio filippino, più veloce, più veloce...madonna come godo!" guaisce la signora, mentre con la mano si tormenta il clitroide ciltoride grilletto. Arriva velocemente al godimento con un ululato che spero nessuno oda dalla casa. Mentre si ricompone mi ordina di andare a servire i caffé agli ospiti che sono rimasti soli per troppo tempo (mica per colpa mia, penso). Mentre faccio il giro con il vassoio delle tazzine si avvicina il marito della signora, che sottovoce mi chiede: - "Hector, poco fa ho udito in giardino il cane che latrava; potresti controllare se ha cibo ed acqua a sufficienza? E poi sistemati i pantaloni, che hai la patta aperta!". Tra me e me penso che il cane è a posto, forse è la signora che non ha prede a sufficienza per la tagliola!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo... molto bella anche la correzione di clitoride... haha

Anonimo ha detto...

non mi sono firmato, ...
ero sempre io!
arseniqo

Hector ha detto...

Ti avevo riconosciuto dall'entusiasmo! ;-) <-- Faccia di filippino che strizza occhio